Quali sono le principali cause di ipocausia
EtàLa presbiacusia è la diminuzione della capacità
uditiva causata dal naturale deperimento delle cellule ciliate presenti nell’orecchio
interno. Generalmente comincia a presentarsi ai partire dai 50 anni d’età
circa. È caratterizzata da un decorso lento e comporta la percezione delle
frequenze più elevate, con la conseguente difficoltà di comprensione in luoghi
particolarmente rumorosi. L’unica soluzione per la presbiacusia consiste
nell’utilizzo di apparecchi acustici.
RumoreDeriva da una esposizione prolungata a suoni ad
alta intensità (oltre 85 DB) oppure a suoni di breve durata ma intensi (ad
esempio lo scoppio di un petardo). Questo provoca il danneggiamento delle
cellule ciliate, influenzando di conseguenza la capacità di discriminazione del
suono. I soggetti più a rischio per questo tipo di acusia sono i lavoratori di
determinati settori industriali (ad esempio: industria metalmeccanica, del
legno o tipografica) e i giovani che sempre più sono soliti utilizzare in modo
non corretto auricolari e cuffie per l’ascolto di musica a intensità troppo
elevata. È importante in questi casi prevenire il calo dell’ udito tramite
l’utilizzo di protezioni acustiche adeguate (cuffie, tappi).
Farmaci, fumo ed alcoolDeterminati medicinali possono avere come effetto
un deficit uditivo; nello specifico si tratta di farmaci ototossici. Inoltre,
problematici per la percezione uditiva possono rivelarsi anche il fumo (che
ostacola la circolazione nell’orecchio interno), e l’alcool (che può
compromettere il funzionamento delle cellule ciliate).
Predisposizione geneticaCi sono anche forme di ipoacusia causate da
predisposizione genetica.
Patologie dell’orecchioSotto elenchiamo alcune patologie dell’orecchio
(che sono diagnosticabili solo da un medico specialista).
Otite
esterna La più comune patologie dell'orecchio, soprattutto
nei bambini. Si tratta di un'infiammazione dell’orecchio esterno, ovvero del
condotto uditivo esterno. Secondaria a dermatiti senza infezione microbica
associata, oppure a un’infezione attiva di batteri e funghi. La cute del
condotto può risultare dolorosa al tatto. Un esempio è un’infezione dovuta alla
presenza di acqua nell’orecchio, a seguito di un bagno o di una immersione, che
può causare la proliferazione di batteri con conseguente infiammazione e
perdita di udito.
Otite
media cronicaSi sviluppa nell’orecchio medio. I sintomi, che
dipendono dalla fase della malattia (attiva o meno), a un eventuale
interessamento dell’osso mastoideo e alla presenza o meno di una perforazione
timpanica, possono essere: otorrea (fuoriuscita di materiale dall’orecchio, talvolta
maleodorante), ipoacusia, acufeni (ronzii, fischi, pulsazioni), vertigini,
dolori e raramente paralisi del nervo facciale.
Esistono diversi tipi di otite media cronica:
• Otite media acuta
• Otite siero – mucosa
• Otite media suppurativa
• Otite media adesiva
ColesteatomaForma particolare di otite cronica che consiste in
una cisti di pelle desquamata che si accumula nell’orecchio medio e nella
mastoide, che si espande distruggendo le strutture circostanti (ossicini,
orecchio interno, nervo facciale, fino al coinvolgimento delle meningi e del
cervello). Ne esistono di due tipi: congenito e acquisito. Il primo si sviluppa
dalla nascita per una anomalia di sviluppo della struttura dell’orecchio, sotto
forma di una cisti cheratinica retro-timpanica. Il secondo, il più comune, può
essere causato da una alterazione patologica della membrana timpanica, con
tendenza all’accumulo di cheratina nell’orecchio medio. Il trattamento del
colesteatoma e di alcune forme di otite media è
chirurgico.
OtosclerosiMalattia a carattere ereditario che consiste in un
accumulo anomalo di tessuto osseo a livello della finestra ovale, che intacca
il normale funzionamento della staffa, compromettendone il movimento. La
conseguenza è dunque l’ipoacusia, associata spesso ad acufeni. Il trattamento
dell’otosclerosi è chirurgico.